Nuovo progetto denominato “Sulle orme di Ulisse” per il turismo sociale

In estate la solidarietà non va in vacanza. L’associazione “Ospitalità e accoglienza” dispone di alcune strutture ricettive a Squillace e nella Sila catanzarese e non disdegna di ospitare per brevi periodi persone con problemi di varia natura. L’associazione squillacese è diventata operativa da gennaio di quest’anno ed è emanazione di un’organizzazione regionale regolarmente iscritta al registro regionale delle associazioni del Terzo Settore.
Il primo intervento effettuato è stato quello di togliere dalla strada un anziano, accogliendolo nella struttura dell’associazione, un senzatetto a cui è stato garantito un letto e una colazione per qualche giorno.
Secondo quanto reso noto dal presidente, lo scopo del suo sodalizio è quello di adoperarsi a fornire assistenza alloggiativa a quelli che si definiscono i nuovi ultimi. «Soggetti – spiega  – che per svariate cause si trovano a vivere situazioni di emergenza e disagio abitativo».
L’associazione ha al suo attivo il progetto “Prima gli ultimi” con il quale hanno usufruito dell’accoglienza soggetti svantaggiati che hanno trovato un’offerta qualificata di servizi, azioni ed iniziative finalizzate a garantire il mantenimento di un buon livello di benessere psicofisico, grazie anche all’esercizio di una piena iniziativa fattiva e progettuale circa gli eventi della vita quotidiana.
In questo periodo, è in atto il nuovo progetto denominato “Sulle orme di Ulisse”, con cui è stato lanciato il cosiddetto “turismo sociale”, una forma che ha fatto la sua comparsa tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio degli anni Cinquanta del secolo scorso, e che indicava le attività turistiche promosse da organizzazioni che operavano senza fini di lucro a favore dei ceti popolari.
 «I soggetti ai quali il progetto si rivolge – dicono i promotori – sono persone che per motivi diversi, economici, fisici, culturali, politici, religiosi, non vedono sempre garantito il diritto inalienabile alle vacanze. Per garantire questo l’organizzazione prevede innanzitutto l’accessibilità economica con prezzi al di sotto della media di mercato senza trascurare la qualità dei servizi resi.
Ci si propone, inoltre, il collegamento con il territorio attraverso il coinvolgimento di altri soggetti operanti nel settore dell’artigianato, della ristorazione e nella gestione dei beni monumentali e archeologici».

Salvatore Taverniti

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