Il movimento Squillace 2.0 presenterà ufficialmente la lista per le prossime elezioni comunali

Il movimento “Squillace 2.0” presenterà certamente una lista alle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale di Squillace che si terranno a fine maggio. È quanto è stato annunciato nella riunione plenaria, svoltasi domenica scorsa, degli otto gruppi corrispondenti alle macroaree individuate dal movimento (legalità e sicurezza, servizi sociali, tributi, cultura, turismo e artigianato, politiche giovanili, viabilità, digitalizzazione dei servizi, azione consortile con i comuni vicini) con l’obiettivo di redigere il programma amministrativo.
Nella stessa riunione sono stati nominati i referenti del movimento deputati a tenere i rapporti con la società civile. Si tratta di Giuseppe Gagliardi, Enrico Pasqua e Domenico Passafaro.
«Vogliamo operare – ha detto Gagliardi – un cambio di rotta, per rilanciare Squillace. Tutti parlano di unità, ma si fermano alle parole. Noi non vogliamo imposizioni, anche se siamo aperti alle proposte degli altri». Per Pasqua, «occorre prima stilare il programma e poi democraticamente individuare la lista sulla base di determinati criteri». «La nostra idea progettuale – ha poi puntualizzato Barbara Pasqua – sta prendendo vita. Vogliamo creare un’onda di cambiamento, di rinnovamento. Abbiamo avviato una serie di consultazioni attraverso i tavoli di lavoro e il dialogo con le varie voci del territorio».
Dal canto suo, Francesco Manoiero ha affermato che «la programmazione è il nostro segno distintivo, perché decidiamo noi il programma. E da qui a due settimane usciranno lista e candidato a sindaco». Prima della ricostituzione dei tavoli di lavoro, l’ex vicesindaco squillacese Luca Occhionorelli, tra i promotori del nuovo movimento, ha sottolineato che «la città rischia la paralisi: non c’è turismo, sport, le nostre proprietà stanno perdendo il loro valore, il nostro comune non è stato particolarmente attivo nella partecipazione ai bandi regionali ed europei».
«Occorre allora – ha concluso – capire i bisogni e agire. Le strategie occulte e le idee strampalate non ci interessano; bisogna mettere in campo le energie positive, lanciare i giovani e trovare la sintesi tra le diverse anime in campo nel rispetto del progetto e del programma che sta prendendo corpo».

Salvatore Taverniti

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