Il PD locale interroga il sindaco sui tanti errori nella gestione dell’acqua potabile

«L’idea che come circolo Pd abbiamo della politica è quella di intenderla come uno strumento per rendere quanto possibile migliore la vita dei cittadini. Questa modalità di ragionamento ci porta a delle considerazioni ispirate ai fatti che accadono nel paese».
Lo afferma il circolo “Sandro Pertini” del Partito Democratico di Squillace, che interviene dopo la notizia secondo cui in molte città italiane, a seguito di un errore di calcolo, alcune bollette della Tari (tassa rifiuti) sono ingiustamente maggiorate.
«Noi non sappiamo se anche a Squillace questo errore di calcolo c’è stato – dicono i democrat squillacesi – per cui ci rivolgiamo sindaco, agli assessori comunali e ai consiglieri tutti, compresi gli assenti, affinché chiariscano questo aspetto e, ove necessario, si restituisca il dovuto ai cittadini. Sarebbe altresì importante sapere come è andata a finire la vicenda sollevata, tempo fa, da alcuni consiglieri di minoranza in merito ad un errore nella contabilizzazione nel ruolo della spazzatura, per cui anche qui, ci sarebbero delle somme non dovute anzi delle “economie per euro 97.468”, per come lo stesso sindaco ebbe a dichiarare alla stampa».
Sempre a proposito di spazzatura, i dem squillacesi rilevano che «sarebbe il caso di sapere a che punto è la procedura per la nuova gara visto che ormai la stessa è stata deliberata».
Il Pd, inoltre, interviene sull’argomento “acqua potabile”. «E’ stato posto in riscossione – scrive il circolo – il ruolo dell’acqua. Anche qui sono mazzate. Ci sentiamo, però, di porre in essere alcune osservazioni e, anche qui, ci rivolgiamo al sindaco, agli assessori comunali e ai consiglieri tutti, compresi gli assenti.
Il periodo temporale di riferimento del ruolo è relativo all’intervallo tra l’estate del 2016 e quella del 2017. In questo intervallo di tempo sono intervenute ordinanze di non potabilità dell’acqua, per cui, non sarebbe il caso di riconoscere un ristoro ai cittadini per il periodo, facilmente quantificabile, durante il quale non hanno utilizzato l’acqua?».
E sempre in merito al ruolo dell’acqua, il Pd solleva un altro problema. «A Squillace – secondo i dem – esistono utenti che usufruiscono dell’acqua potabile e non la pagano. Non lo diciamo noi.
Questa cosa è scritta in una delibera della giunta municipale, la n. 4 dell’8 gennaio 2016, dove si prende atto di una nota del responsabile del servizio finanziario per il quale “durante la rilevazione delle letture delle utenze idriche la ditta incaricata ha rilevato una serie di misuratori la cui matricola non risulta presente nella banca dati”.Detta in italiano corrente: a Squillace esistono persone che rubano l’acqua e, a quanto pare, sono in tanti a saperlo.
Naturalmente, dal momento che l’acqua ilcComune la deve pagare a chi gliela fornisce, questo significa che i cittadini che ricevono la bolletta pagano anche l’acqua di chi se la ruba».
Il Pd, dunque, rivolgendosi all’amministrazione comunale, «e pure ai carabinieri», si chiede: «Chi sono questi solerti ladri? Sono stati individuati? Sono stati denunciati? Sono state recuperate, per quanto possibile, le somme dovute? Sono questi, pensiamo, davvero atti dovuti.
Per nostro conto, a breve, ci attiveremo contattando le associazioni dei consumatori per avviare tutto quanto sarà necessario per tutelare gli interessi dei nostri concittadini».

Carmela Commodaro

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