IL “mercato del contadino”ogni venerdì dalle ore 16 alle 20 a Squillace Lido

Istituito, in via sperimentale, il “mercato del contadino”, dove i prodotti agroalimentari delle aziende agricole e di quelle familiari vengono proposti tramite la vendita diretta dal produttore al consumatore.
Nell’ambito della rete dei “Borghi della salute”, con lo scopo di favorire l’adozione di stili di vita salutari, l’amministrazione comunale di Squillace ha inteso prevedere nella frazione marina il “mercato del contadino”, ogni venerdì dalle ore 16 alle 20.
La fase sperimentale avrà inizio venerdì 13 luglio, in piazza Aldo Moro, si svolgerà per tutto il periodo estivo e prevede l’applicazione di ogni forma di agevolazione o di esenzione delle imposte comunali in favore degli espositori. I protagonisti saranno i produttori del territorio, che avranno modo di esporre le loro mercanzie, con vendita di prodotti a chilometro zero. Un’opportunità per promuovere il patrimonio enogastronomico locale e per tenere in vita le tradizioni contadine.
«Puntiamo – spiega l’assessore comunale alla partecipazione e alla programmazione Franco Caccia, promotore dell’idea – ad uno strumento di promozione di stili di vita sani mediante la conoscenza e il consumo di prodotti genuini provenienti dal nostro territorio comunale e dal comprensorio.
Qui esiste una tradizione secolare di scambi di merci, per cui il nostro obiettivo è di avere come elemento distintivo la qualità alimentare».
Caccia sostiene che l’idea è nata proprio dopo l’adesione ufficiale della città di Squillace alla rete dei “Borghi della salute”, che «per noi non deve significare una semplice etichetta, ma una palestra in cui sperimentare forme nuove di vita salutare per residenti e turisti».
«Saremo impegnati – aggiunge – in diverse aree di intervento, come le attività motorie e il potenziamento delle relazioni e degli scambi sociali.
Già in questo mese organizzeremo delle camminate comunitarie, coinvolgendo anche turisti e villeggianti, alla scoperta delle zone agresti del nostro territorio».

Salvatore Taverniti

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