Le suore carmelitane “Messaggere dello Spirito Santo” hanno celebrato il primo anno di fondazione della comunità

Nel primo anniversario della fondazione della comunità contemplativa e di vita apostolica “S. Teresa di Gesù Bambino”, a Squillace, le suore carmelitane “Messaggere dello Spirito Santo” hanno organizzato momenti di preghiera e di riflessione, con un concerto finale di spiritualità.
Il triduo sacro di preparazione si è svolto nella cappella comunitaria del monastero squillacese: nella giornata dedicata a “Contemplazione e vita”, la messa è stata celebrata da mons. Giuseppe Megna, parroco della basilica cattedrale; il giorno successivo, padre Taddeo Golindo, carmelitano, ha celebrato il rito e parlato sui “Carmelitani nella storia della Chiesa”; mercoledì scorso, durante la celebrazione si è toccato il tema della vocazione e del carisma.
Giovedì, giorno della “Plantatio” della vita contemplativa, nella basilica cattedrale di Squillace, è stata celebrata una santa messa presieduta dal vicario generale dell’arcidiocesi mons. Raffaele Facciolo. Sempre in basilica, si è tenuto il concerto di spiritualità da Mimmo Laugelli, direttore del coro della cattedrale, con introduzione di mons. Facciolo.
Le musiche e i canti sono stati eseguiti dalle Scholae cantorum “Santa Cecilia” e “San Pietro” di Squillace, dalla corale “San Roberto Bellarmino” di Davoli Marina; dai violinisti Silvia Laugelli e Germano Santillo; dalla corista Barbara Danieli; e dai flautisti Mariada Megna e Vincenzo Megna.
Le testimonianze sono state rese dalle suore di vita apostolica Margareth, Adriana e Neuza, da don Fabrizio Fittante e dalla professoressa Adele Pelaggi. Suor Marilene, coordinatrice della comunità contemplativa, ha ringraziato l’arcivescovo metropolita mons. Vincenzo Bertolone per avere favorito l’istituzione del monastero squillacese ed ha letto un messaggio della fondatrice e superiora generale M. Maria Josè de Espirtu Santo; mentre il parroco  mons. Megna ha voluto ringraziare i fedeli e tutte le suore di vita contemplativa e di vita apostolica, a cui sono state donate delle rose. La serata si è conclusa con il canto “Madre, fiducia nostra”, a cura delle tre corali presenti.

Salvatore Taverniti 

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