I sindaci di Vallefiorita e di Squillace soddisfati per l’esito giudiziario della diga del Melito

Dopo la sentenza dei giorni scorsi con cui la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del Consorzio di bonifica “Ionio Catanzarese” con conseguente revoca della sentenza impugnata e rinvio alla Corte d’Appello di Roma in diversa composizione, che dovrà procedere a nuovo esame della controversia relativa alla diga sul Melito, i sindaci di Vallefiorita e di Squillace, Salvatore Megna e Pasquale Muccari esprimono soddisfazione, «in quanto risalta l’importanza dell’opera».
La diga sul fiume Melito, infatti, viene ritenuta   come chiave di sviluppo di un vasto territorio in virtù dell’utilizzo plurimo, idropotabile, irriguo, idroelettrico, ambientale e turistico.
«Come affermato dallo stesso presidente del Consorzio di bonifica Grazioso Manno – rilevano Megna e Muccari – questo è il momento giusto, in quanto la straordinaria importanza della diga si avvalora in particolar modo in questo periodo di siccità ed emergenza idrica che interessa i nostri territori, per cui occorre rilanciare gli investimenti essenziali sugli invasi. Per questo ci auguriamo che i lavori della diga riprendano al più presto e che le istanze del Consorzio vengano accolte dal presidente della Regione Oliverio e dal ministro Delrio».
Megna e Muccari aggiungono che «si tratta di una grande opportunità di sviluppo che scaturisce dalla realizzazione della diga e che, insieme agli altri amministratori del Catanzarese, ci troverà alleati e sostenitori».

Salvatore Taverniti

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