Consiglio comunale con due consiglieri di maggioranza e uno di minoranza

Consiglio comunale al lumicino, a Squillace. L’ultima seduta, del 20 dicembre scorso, ha registrato la presenza di soli tre consiglieri, due di maggioranza e uno di minoranza, oltre al sindaco.
Assente anche il presidente del consiglio che aveva convocato la riunione per il riconoscimento di un debito fuori bilancio relativo al 2014, la seduta è stata presieduta dal consigliere Giuseppe Vecchio. Sugli altri scranni, il sindaco Pasquale Muccari e i consiglieri Alessandro Aloise e Vincenzo Lioi, rispettivamente di maggioranza e opposizione.
All’unanimità è stata approvata la pratica posta all’ordine del giorno che riguardava il riconoscimento del debito in favore della società “Tecno Eco Multiservizi” riferito al periodo in cui la stessa gestiva il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani.
Nel dibattito, il consigliere Lioi, che con la sua presenza ha garantito il numero legale ai fini della validità della seduta, ha stigmatizzato il comportamento del gruppo di maggioranza per via delle numerose assenze. Ha poi chiesto al sindaco se non sia il caso di prendere atto della situazione e di voler rassegnare le dimissioni.
Una decisione su cui il primo cittadino starebbe riflettendo da tempo e che potrebbe adottare già nei primi mesi del prossimo anno. Lioi, infine, anticipando il suo voto favorevole al riconoscimento del debito, ha proposto che nel versare le somme dovute il Comune possa trattenere quelle relative ai salari degli operatori ecologici creditori, in modo da attivare l’intervento sostitutivo e di pagamento diretto, ai sensi dell’art. 5 del Dpr 207/2010.
Intanto, i capigruppo di minoranza Franco Scicchitano e Ruggero Mauro, anche a nome degli altri quattro consiglieri di opposizione, con una missiva indirizzata al presidente del consiglio comunale, hanno lamentato che «la convocazione delle sedute, ormai dalle ultime tre adunanze, viene fatta in via straordinaria ed urgente e in giorni e orari che non ci consentono di partecipare per impegni di lavoro. Per il futuro pensiamo sarebbe prassi corretta concordare la fissazione delle sedute  almeno in orari pomeridiani e nel rispetto del regolamento di consiglio».

Salvatore Taverniti

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